La sorgente de La Pollaccia
Tratto e adattato dall’articolo “La sorgente de La Pollaccia”, TALP n. 42, pp. 44-45.
La Pollaccia è la seconda sorgente per portata delle Alpi Apuane. Situata lungo la valle della Turrite Secca, a quota 540 m, rappresenta la principale fonte di alimentazione del bacino idroelettrico di Isola Santa, situato poco a valle.
L’acqua esce da una grande cavità carsica discendente (109 T/LU) percorsa da speleosub sino ad oltre 100 m di profondità per uno sviluppo complessivo di oltre 300 m. In occasione di lunghi periodi privi di precipitazioni l’acqua non arriva a tracimare dalla bocca principale, mettendo in evidenza l’esistenza di emergenze minori lungo l’alveo della Turrite, poco a valle, che solitamente passano inosservate.
La portata della sorgente è molto variabile. In occasione delle piene più violente si registrano portate valutate oltre i 5 m3/s; la portata media è invece ritenuta intorno a 800-900 l/s.
L’area di alimentazione di questa sorgente non è di facile delimitazione, poiché comprende zone appartenenti a strutture geologiche diverse. Le colorazioni eseguite in zona permettono di attribuire a questa sorgente buona parte del massiccio del M. Sumbra, il M. dei Ronchi, e buona parte dei versanti settentrionali della Pania della Croce. A queste aree viene aggiunto il M. Freddone e la parte alta del canale delle Verghe.
Prove di tracciamento con esito positivo presso questa sorgente:
– Abisso dei Draghi Volanti 1981
– Tana dell’Uomo Selvatico 1987
– Abisso Francesco Orsoni 1988