Mar 032021
 

Domenica 28 Febbraio la Federazione Speleologica Toscana ha iniziato il nuovo progetto di colorazione all’interno del Corchia; la fluoresceina, utilizzata per questo tipo di attività, è un colorante non inquinante che permette di tracciare il percorso delle acque nel sottosuolo.

Foto R. Doja

Gli speleologi che hanno operato per questo progetto si sono divisi in due squadre: la prima aveva il compito di lavorare all’esterno della grotta per il posizionamento e recupero dei captori, indispensabili per verificare quando e dove il colorante trasportato dall’acqua tornerà in superficie. La seconda squadra ha invece lavorato in grotta: entrando dal Serpente e raggiungendo il Pozzo del Pendolo hanno mescolato il colorante all’acqua dando ufficialmente il via al tracciamento.

Tutte le operazioni sono state eseguite con l’ausilio delle corde in possesso della Commissione Scientifica della Federazione Speleologica Toscana e rispettando tutte le procedure di sicurezza Covid-19.

La squadra esterna era composta da: Angela di Lauro, Alessio Tovani e Davide Martellini del GSAV
La squadra interna era composta da: Roland Doja, Claudia Iori del GSAL, Francesca Datoli del GSAV, Danilo Magnani, Nadia Ricci del GSAA, Marco Oppo e Riccardo Moggia del GSPI.

Adesso non resta che aspettare e vedere quando e dove il colorante tornerà in superficie per tentare di 
capire meglio l’idrologia sotterranea dell’area del Corchia.

Mar 022021
 

Dopo aver esaminato accuratamente tutti i lavori presentati, la Commissione ha decretato vincitrice, per l’edizione 2020 del Premio di Laurea “Rodolfo Giannotti”, la tesi presentata dalla Dott.ssa Luisa Dainelli, con la supervisione dei relatori Prof. Giulio Petroni e Dott. Fabrizio Serena, dal titolo:

Studio preliminare dell’ecosistema ipogeo della “Buca dei Ladri”, Agnano – San Giuliano Terme (PI)

Conseguita presso il dipartimento di biologia, corso di laurea triennale in scienze naturali e ambientali, dell’Università di Pisa di cui riportiamo l’ abstract:

Il presente lavoro è un primo approccio di studio sull’ecosistema ipogeo della grotta “Buca dei Ladri” in località Agnano (Pi). In particolare è stata ricostruita la rete trofica strettamente legata ai consistenti depositi di guano dovuti a una popolazione di pipistrelli caratterizzata da almeno tre specie diverse (Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus euryale e Myotis myotis vel blythii).
In tal senso è stata effettuata una ricerca sistematica, tramite osservazione diretta e campionamenti, degli organismi che colonizzano il guano nonché le pareti della grotta, cercando di spiegare eventuali rapporti e interazioni che tra loro esistono.
Sono risultati essere presenti 8 diversi phyla (Arthropoda, Gastropoda, Nematoda, Rotifera, Amoebozoa, Cercozoa, Ciliophora). Dove possibile i taxa campionati sono stati determinati a livello di specie, compresi gli Eucarioti unicellulari.
Tenendo conto di tutto ciò, è stato formulato un modello preliminare di rete trofica, che, pur nella sua iniziale presentazione, fornisce di fatto un’informazione importante sulle relazioni trofiche esistenti.

Luisa Dainelli

Foto G. della Croce

Alla neo dottoressa vanno i complimenti della Commissione, del Comitato Federale e di tutta la Federazione Speleologica Toscana, ricordiamo che la cerimonia per il conferimento ufficiale del premio si terrà in occasione della prossima assemblea ordinaria dei gruppi federati in programma per il giorno Sabato 27 Marzo su piattaforma Meet.

Lug 142020
 

English version.

Nella notte tra sabato 11 e domenica 12/07/2020, grazie al lavoro congiunto dello Speleoclub Garfagnana e del Gruppo Speleologico Fiorentino, l’abisso Chimera è stato congiunto con il complesso Saragato, Aria Ghiaccia, Gigi Squisio e Mani pulite, nello specifico con un ramo dell’abisso P. Saragato.
Un ostacolo che faceva supporre impossibile la giunzione era il fatto che il Saragato afferiva le sue acque solo alla sorgente di Equi Terme, mentre la colorazione dell’abisso Chimera ha dato esito positivo presso la risorgenza di Forno: il Frigido.
Solo dopo che la colorazione del sifone del ramo sud est del Saragato ha dato esito concorde con la sorgente di Chimera, dimostrando incidentalmente la presenza di uno spartiacque interno alla grotta, la giunzione è diventata fattibile, o almeno “sognabile”.
Con l’evolversi delle esplorazioni le due grotte si sono avvicinate, fino alla giunzione tanto sperata tra i due abissi. L’abisso Chimera aggiunge altri 14,5km al complesso portandolo a quasi 63 km di sviluppo ed un dislivello totale di 1200m.
Grazie a chi ha contribuito ed a chi ha sognato questa giunzione.
Nelle foto la grande sala della giunzione.

Saragato grow up

 
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Italia version

In the night between Saturday 11 and Sunday 12 of this month (July 2020), a join team of Speleoclub Garfagnana and Gruppo Speleologico Fiorentino connected Chimera cave to the Saragato-Aria Ghiaccia-Gigi Squisio-Mani pulite cave system. The connection happened in a branch of the Saragato cave.

Initially, the existence of a connection was not foreseen, because the only known base-level springs of the two caves were different: Equi Terme for Saragato cave and the Forno resurgence (Frigido spring) for Chimera cave.
Later, a water tracing was made on the bottom of the south-east branch of Saragato cave, finding the same resurgence of Chimera cave. The tracing proved that Saragato cave presents an internal watershed, allowing the hypothesis of the connection between the two caves.
Further explorations bridged the gap between the cave passages, eventually reaching the long-awaited connection. Chimera cave adds 14.5 km to the system, that reaches a length of almost 63 km, and a total depth of 1200 m.
We would like to thank whoever helped and dreamed with us for this result.
The photo shows the massive chamber of the connection.

Foto: Stefano Del Testa, Speleoclub Garfagnana

Foto: Stefano Del Testa, Speleoclub Garfagnana