Risplende l’antica miniera delle Buche al Ferro (T/LI 1206)

Written by admin. Posted in Ambiente

Emilio Poggetti, Gruppo Speleologico Archeologico Livornese

Nel settembre 2011, alcuni componenti del Gruppo Speleologico Archeologico Livornese, a circa dieci anni di distanza dall’ultima visita, decidono di tornare alle Buche al ferro, un’antica miniera di origine etrusca situata nel comune di Castagneto Carducci (LI).

Lo scenario che li attende alla base del primo pozzo, scalpelli mazzette e altri attrezzi, lascia presagire ad un contesto piuttosto illecito, tutti indizi chiave, i quali raccontano, che nell’ambiente ipogeo si svolge già da tempo attività di estrazione di minerali. Ma oltre agli strumenti di cantiere i “deturpatori” hanno abbandonato molteplici rifiuti e materiali non biodegradabili pericolosi per l’ambiente come cassette in plastica e polistirolo, sacchi di nylon, fili elettrici, e soprattutto batterie. Di rilevante importanza, vista la loro lunghezza, anche il ritrovamento di scale in ferro usate per poter scendere all’interno della grotta.

Sfortunatamente l’utilizzo di cavità naturali e artificiali quali discariche abusive è una circostanza diffusa e i danni provocati all’ambiente e, in certi casi, alle risorse idriche che vi si possono trovare, sono incalcolabili.

Visto che questa cavità insiste su l’area SIC (IT5160008) “Monte Calvi di Campiglia” (che si estende per oltre 1000 ettari fra il territorio dei comuni di Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, San Vincenzo e Suvereto) ma soprattutto vista la gravità della situazione trovata, il GSAL decide di mobilitarsi subito per diffondere la notizia. In un primo momento avvisando gli speleologi vicini della Commissione Ambiente FST e subito dopo anche le amministrazioni locali del comune di Castagneto Carducci.

È necessario a questo punto ricordare che tra il GSAL e il Comune di Castagneto Carducci, nel maggio 2012, grazie all’iniziativa svolta sul territorio dal titolo “Castagneto sottosopra” che ha visto come protagonisti gli speleologi livornesi con una mostra fotografica (a cura di Gianni Dellavalle) ed una conferenza alla quale hanno partecipato anche il sindaco e il vice sindaco del posto, si è istaurato un buon rapporto.

Questo legame non ha reso difficile il coinvolgimento da parte dell’amministrazione comunale a partecipare all’evento “Puliamo il buio” edizione 2012, in collaborazione con SSI e Legambiente.

Così sabato 29 settembre 2012 in concomitanza con la giornata “Puliamo il mondo” (Clean Up the World), il GSAL ed un gruppo di volontari di Legambiente sensibili al problema, si sono ritrovati all’ingresso delle Buche al ferro dove hanno dato inizio al ripristino della cavità dai rifiuti. Gli speleologi con tecniche di paranco hanno riportato alla luce i rifiuti e gli attrezzi abbandonati sul fondo, mentre all’esterno i volontari di Legambiente si sono impegnati a trasportare ciò che usciva dalla grotta fino al più vicino sentiero dove una macchina della Ditta “Borla s.n.c.” di Castagneto attendeva pronta a smaltire nella discarica autorizzata le immondizie recuperate.

Ci auguriamo che il costante impegno da parte della SSI, delle federazioni speleologiche e dei gruppi grotte in eventi come “Puliamo il buio” possa proseguire costante nel tempo, garantendo così una riduzione dei rifiuti all’interno delle grotte, la protezione dell’ambiente carsico e delle sue risorse idriche, e una valorizzazione degli habitat naturali.

Senza dimenticare l’importanza, per eventi come questo, della collaborazione con organizzazioni non speleologiche e i comuni locali che aiutano a dare grande visibilità alle nostre azioni, che altrimenti rimarrebbero confinate nel nostro mondo speleologico.

http://www.puliamoilbuio.it/

Tags:, , , , , , ,