Emergenza carsica Tripitaka

Alla fine del 2019 veniamo a conoscenza che all’interno del piano di cava Rigo (località Arni – Comune di Seravezza – Lucca) i detriti dell’attività di escavazione hanno parzialmente ostruito l’ingresso dell’Abisso Tripitaka (T/LU 1024).
Verificata la veridicità dell’informazione e scattate alcune foto sul posto, nell’aprile del 2020 segnaliamo al Parco delle Alpi Apuane la criticità carsica (vedi lettera 13-LT-2020-U Criticità Abisso Tripitaka del 11/04/20).
Il Parco, contattate le parti in causa ossia FST aps e ditte concessionarie di cava Rigo (Costa Medicea sas e Portoro Extra srl), stabilisce di eseguire un sopralluogo in data 09 giugno 2020, da cui emerge che il professionista geologo incaricato, basandosi sui dati del Catasto Grotte della Regione Toscana non aggiornati, ha erroneamente posizionato l’ingresso della cavità sulla tavola del progetto di coltivazione e ripristino Cava Rigo (vedi Tav. 16 Cava Rigo e Prot_Arr 0002255 del 19/06/2020 Documento e Allegato). A seguito di detto sopralluogo, il Parco emette un provvedimento di diffida (vedi Prot_Par 0002152 del 12/06/20) nei confronti delle ditte concessionarie, in cui si stabilisce che:


• nel caso dovessero essere intercettate cavità carsiche, al momento non censite e non visibili, dovrà essere immediatamente sospesa l’attività, dandone comunicazione alle amministrazioni interessate;
• devono essere sospese le lavorazioni in corrispondenza dell’ingresso dell’Abisso Tripitaka, per un raggio di almeno 15 metri, rimuovendo il materiale detritico fino ad ora accumulato e mettendo in sicurezza la cavità carsica da ogni sversamento di detriti, fanghi acque di lavorazione e quanto altro possa mettere a rischio l’ecosistema interno della grotta;
• deve essere garantito agli speleologi l’accesso alla cavità in sicurezza.


Tale diffida viene ufficializzata attraverso la Pronuncia di Compatibilità Ambientale n. 15 del 22 luglio 2020 (vedi Prot_Par 0002723 del 23/07/20 Documento e Allegato), con cui il Parco provvede ad integrare e modificare il Programma di Gestione Ambientale della PCA n. 18 del 20 settembre 2019.

Nei mesi successivi alla diffida, le ditte concessionarie si limitano a rimuovere i detriti dall’ingresso della grotta, posizionando sul lato che guarda il piano di cava una barriera di blocchi di marmo a protezione dello stesso. Non procedono però alla realizzazione di un percorso sicuro, che garantisca l’accesso alla cavità come stabilito.

La Federazione sollecita il rispetto delle prescrizioni di cui sopra con sua lettera del 22 ottobre 2020 (vedi lettera 23-LT-2020-U Criticità Abisso Tripitaka-segue), in cui si segnala anche l’intercettazione di quello che potrebbe essere un nuovo accesso alla grotta.

I Guardiaparco eseguono un nuovo sopralluogo in cava in data 11 novembre 2020, a cui fa seguito la comunicazione del Parco a FST aps, con la quale si riferisce che l’apertura oggetto di segnalazione, venuta alla luce a seguito di operazioni di pulizia, è di origine artificiale e non risulta connessa con l’Abisso Tripitaka (vedi Prot_Arr 0004371 del 17/11/20).

La vicenda, vuoi anche per la stagione particolarmente avversa e le abbondanti nevicate, è ad oggi lontana dall’essere risolta. Seguiranno aggiornamenti.

Il Comitato Federale della FST aps