Colorazione Corchia2020
Un progetto realizzato dalla Commissione Scientifica FST.
In attesa di recuperare in sicurezza i captori interni in modo da poter elaborare i dati definitivi ecco un aggiornamento su quanto emerso fino ad ora.
Relazione a cura di Claudia Iori.
Il Monte Corchia: un grande complesso sotterraneo, un unicum nel panorama del carsismo mondiale, che ancora non smette di stupire in quanto ad esplorazioni speleologiche e a studi scientifici volti alla conoscenza dell’idrologia ipogea di questa zona.
Ed è proprio su quest’ultima che la Federazione Speleologica Toscana sta lavorando da ormai circa quarant’anni, tramite la Commissione Scientifica ed il supporto di gruppi speleologici e di singoli studiosi, per cercare di capire meglio questo complesso sistema carsico ed effettuare una mappatura idrogeologica ipogea della zona.
Per questo l’ 8 Marzo scorso è stata rilasciato un quantitativo di fluoresceina sodica in un piccolo ruscello alla base del pozzo del Pendolo con lo scopo di scoprirne il percorso. Per poter monitorare il tragitto del tracciante nei giorni precedenti erano stati posizionati dei captori sia all’interno del complesso carsico sia in diverse sorgenti esterne, oltre ad una sonda fluorimetrica datalogger. Proprio quest’ultima, posizionata alla sorgente Fontanacce presso Pontestazzemese, ha permesso di registrare l’arrivo del tracciante dopo circa 6 giorni dal rilascio per raggiungere il picco massimo dopo 9 giorni.
Nonostante la situazione di emergenza causata dal Covid-19, grazie ai permessi rilasciati sia dalla Federazione Speleologica Toscana che dal Comune di Stazzema, per alcuni volontari dotati dei dispositivi di protezione individuale previsti per legge, è stato possibile recuperare i captori posizionati alle sorgenti esterne, di cui al momento si attende il risultato delle analisi. Il recupero dei captori esterni è stato possibile in quanto i luoghi in cui erano stati posizionati erano facilmente raggiungibili.
Per quanto riguarda invece il recupero dei captori posizionati all’interno del Corchia dovremo attendere il via libera da parte delle autorità competenti, in modo da poter operare in sicurezza.