Feb 162022
 

Alcuni giorni fa il Comitato Esecutivo Regionale toscano, alla presenza del coordinatore nazionale Francesco Maurano, ha nominato Fabrizio Serena come nuovo coordinatore regionale, ruolo ricoperto dal 2014 da Federico Marchi. A lui vanno le congratulazioni della federazione e di tutta la speleologia toscana assieme all’augurio di buon lavoro in un settore fondamentale come quello della formazione.

Fabrizio Serena

Co-fondatore del Gruppo Speleologico Archeologico Livornese, Fabrizio Serena, svolge attività speleologica fin dalla fine degli anni 60 soprattutto nell’area carsica del livornese, della Garfagnana e delle Alpi Apuane dove pratica anche torrentismo e sci alpinismo. Firmatario dell’atto costitutivo della Federazione Speleologica Toscana nell’ambito della quale ha ricoperto più volte il ruolo di consigliere, partecipando attivamente alla formulazione della Legge Regionale 20/84. Socio dell’SSI dal 1977 e del CAI dal 1979.

Nel periodo 1976/1986 è stato membro del Corpo Nazionale Soccorso Alpino (C.N.S.A.), III Gruppo Toscana-Emilia-Romagna. Nell’ambito dei programmi di ricerca del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo ha coordinato il progetto C.A.V.E. (Censimento e rilevamento delle cavità marine dell’Arcipelago Toscano), presentando i risultati preliminari al primo Congresso di Speleologia subacquea SPELEOMAR dell’SSI nel 1991, contribuendo al volume del MiATT edito dall’SSI “Grotte Marine cinquant’anni di ricerca in Italia” e pubblicando il risultato finale del censimento toscano sul numero tematico 41 della rivista della FST “Talp”.

Nel 1997, nell’ambito delle attività della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia dell’SSI, organizza il 27° corso di III livello di Biospeleologia, pubblicando gli atti nel 2000. Nel 2009, per conto dell’SSI, ha coordinato la sezione biospeleologica del progetto PowerPoint. Nel 2014 partecipa al 1° Campo Internazionale di Speleologia Glaciale e collabora al Progetto Speleologia Glaciale. Nel 2015, per conto della FST redige il progetto One-BIT (Prima valutazione della Biodiversità Ipogea della Toscana), oggi condotto dall’Università di Firenze. Sempre per la parte biospeleologica sta coordinando i contributi del 70° Congresso di Speleologia (Ormea-2020).

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